Lo
stato mentale e l’efficienza del sistema immunitario sono strettamente correlati.
È scientificamente provato che uno stato mentale negativo ha il potere di
indebolire i linfociti-T nel sistema immunitario causando sofferenza.
Ciò accade in caso di depressione, rabbia, delusione, senso di fallimento,
sopraffazione, solo per citarne alcuni. Queste emozioni indeboliscono il
sistema immunitario che, inevitabilmente, inibisce la sua attività provocando
la malattia nell’individuo. Meno permettiamo ai nostri sentimenti di vibrare,
più deboli diventiamo.
Quanto
siamo arrabbiati, ad esempio, lo stimolo provocato da questo sentimento
raggiunge il cervello che inizia a produrre l’ormone sbagliato. In questo caso,
l’adrenalina indebolisce i globuli bianchi che, sotto il comando dei
linfociti-T, sono responsabili delle nostre autodifese. Se questo esercito è
decimato, le malattie possono progredire e proliferare.
Se
siamo deboli, anche il nostro sistema immunitario lo è. In caso contrario, il
sistema immunitario eviterebbe la malattia. Ciò significa che è necessario rafforzare
i linfociti-T, ma se ci arrendiamo allo scoramento, allo stress, alla
negatività senza rafforzare le nostre difese, il sistema si indebolirà ancora
di più.
Possiamo
potenziare la nostra forza vitale attraverso la gioia, la fede, la forza di
volontà, credendo nella guarigione, con coraggio, con la preghiera e
visualizzandoci in salute. L’utilizzo dell’immaginazione è una potente risorsa
per portare forza interiore, creatività, un positivo e duraturo stato mentale e
salute. Ciò non significa ignorare qualsiasi tipo di disturbo fisico, bensì di
adottare coscientemente uno approccio positivo e di scegliere di vivere in quel
luogo di pace dentro di noi dove prevalgono le vibrazioni più alte.
Se,
invece, scegliamo di isolarci in noi stessi, disincantati, delusi dalla
malattia, scettici verso qualsiasi metodo di guarigione, disgustati da noi
stessi, da Dio e dal mondo intero, ogni sforzo verso una benefica guarigione vibrazionale
sarà totalmente bloccato. Questo stato, infatti, ostacola e rimuove tutte le
condizioni necessarie alla mente ed al corpo per giungere alla guarigione.
Sono numerose le testimonianze di persone che
hanno vinto il cancro e persino l’AIDS fino al giorno in cui sono stati presi
dallo sconforto. A quel punto il tracollo è repentino. Nel 1979 il Dr. JohnDiamond scriveva che “i pensieri più ripugnanti e distruttivi possono esaurire la
nostra energia vitale (dalla ghiandola del timo), mentre pensieri creativi ed
amorevoli possono aumentarla”.
Molte
persone soffrono di disturbi causati da shock emotivi dovuti alla mancata
realizzazione di un sogno fortemente desiderato, al dolore per la perdita di
una persona cara o ancora all’imminente esame o interrogazione che dovranno
sostenere. Un piccolo, ma ugualmente alto numero di persone muore a causa di
una mancata gestione delle emozioni: possono essere paralizzati da problemi
allo stomaco, intestinali, cardiaci, dermatologici o da disturbi fisici che non
trovano una spiegazione logica.
Come
una sola pietra non può né distruggere né costruire una casa, ci saranno
momenti in cui pensieri sporadici e casuali, sentimenti positivi o negativi
produrranno uno stato mentale nella vostra vita che provocherà una risposta
fisica allo stimolo ricevuto.
Non
si tratta, quindi, di un’emozione ma di uno stato emozionale che crea una
realtà benefica o meno nella mente e nel corpo. Non sarà semplicemente un
pensiero a modificare il nostro essere, bensì uno stato mentale. La pratica
continua di meditazione, contemplazione e preghiera cambia la nostra vita, ma è
necessario che tutte le realtà mentali siano accettate, assimilate e
sperimentate.
Testo originale disponibile all'indirizzo http://humanityhealing.net
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